sabato 14 novembre 2009

L'emendamento traditore

Beni confiscati alle mafie: don Ciotti "L'emendamento della Finanziaria votato ieri al senato tradisce lo spirito della legge sui beni confiscati"













1995 - Raccolta di firme per una

legge popolare sulla confisca e il riutilizzo
dei beni alle mafie

«Con l'emendamento votato oggi al Senato che consente la vendita dei beni immobili confiscati alle mafie, viene di fatto tradito l'impegno assunto con il milione di cittadini che nel 1996 firmarono la proposta per la legge sull'uso sociale dei beni confiscati alla mafia e la loro restituzione alla collettività. Il divieto di vendere questi beni è un principio che non può e non deve,salvo eccezioni,essere messo in discussione. Se l'obiettivo è quello di recuperare risorse finanziarie strumenti già ce ne sono, a partire dal "Fondo unico giustizia" alimentato con i soldi "liquidi" sottratti alle attività criminali, di cui una parte deve essere destinata prioritariamente ai famigliari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia.
Ma è un tragico errore vendere i beni correndo di fatto il rischio di restituirli alle organizzazioni criminali, capaci di mettere in campo ingegnosi sistemi di intermediari e prestanome e già pronte per riacquistarli, come ci risulta da molteplici segnali arrivati dai territori più esposti all'influenza dei clan. Facciamo un appello a tutte le forze politiche perchè questo emendamento, che rischia di tradursi in un ulteriore "regalo" alle mafie, venga abolito nel passaggio alla Camera
».

martedì 10 novembre 2009

Lettera aperta ai sindaci dell'agro/aversano

Dalle Terre di don Peppe Diana nessuna disattenzione ma segnali netti e inequivocabili!

La stagione stragista della camorra casalese che, a partire dalla primavera del 2008 ha seminato morte e terrore nelle nostre contrade sta approdando nelle aule dei tribunali.

Lo sforzo congiunto delle forze dell’'ordine e della magistratura, dello Stato e delle istituzioni locali ha dimostrato che è possibile battere la camorra e fermarne la barbarie che ha visto il suo culmine nella strage di Castel Volturno.

Ora che si apre la stagione dei processi ai responsabili di quella inaudita escalation di morte non è possibile alcun calo di tensione e alcuna distrazione.

Uno dei principali impegni assunti dal coordinamento dei sindaci dell'’Agro Aversano, riuniti a Casal di Principe lo scorso 18 marzo alla presenza di don Luigi Ciotti, fu quello di costituirsi parte civile nei processi a carico della camorra.

Questo non è ancora avvenuto e noi cittadini responsabili che abbiamo marciato in tanti nel nome di don Peppe Diana nel 15° anniversario della sua uccisione a Casal di Principe sentiamo il dovere di dirlo a voce alta.

Chiediamo a tutti i sindaci dell’'Agro Aversano di porre rimedio a questa spiacevole disattenzione lanciando quel giusto e doveroso segnale che la cittadinanza attende dai propri rappresentanti.

Tutti i sindaci, a nome di tutte le loro comunità, parte civile contro la camorra assassina!


Libera Caserta

Comitato don Peppe Diana